Musicalizzo da qualche anno ormai, con gioia, passione, soddisfazione, a tratti fatica ma tanto entusiasmo. Ho cominciato a farlo per caso in una grande citta' americana e ho continuato a farlo, prima ancora per caso e poi per acclamazione in un'altra grande citta' europea. Tutte le date che ho fatto e che faccio sono il frutto di passaparola. Non pretendo di essere considerata una professionista ma sono per carattere una persona seria ed affidabile, che prende sul serio quello fa anche se con il sorriso e la leggerezza dovuti.
E' bello quando vedi la sala gremita divertirsi e i ballerini finire una tanda vociando di entusiasmo...ti fa sentire bene. E' brutto quando una che viene dal nulla, mai vista e conosciuta, ti si para davanti e ti dice: la tanda che hai fatto era brutta e non mi e' piaciuta per niente.
E' brutto quando un "amico", una persona che tu pensavi potesse solo avere buone parole per te, perche' italiano come te, perche', tu credevi, non avesse motivi, per essere contro di te, si inventa errori che tu invece non hai fatto e poi al confronto non sa sostenerli ne' specificarli, perche' sono bugie ma che nel frattempo ha spalmato da un orecchio all'altro infetidendo col marciume che porta presso a se' il tuo piccolo spazio di gloria.
Ora, confesso che non mi piace essere criticata ma crescendo ho imparato a valorizzare le critiche, quelle pero' belle, quelle fatte con interesse, se non con amore, costruttive, insomma. Sinceramente ho trovato la signora estremamente sgradevole e maleducata e anche arrogante perche', diciamolo, chi se ne frega di cosa piace a UNA persona in una milonga con un centinaio di persone? Sono la prima a cercare di andare incontro al gusto dei ballerini, di ascoltare la febbre della sala, di assecondare le richieste se possibile, ma se dovessi dare retta a ognuno di loro non avrebbe senso il mio lavoro, tra l'altro meticoloso e ben studiato gia' da casa.
La domanda mi sorge spontanea: perche'?Perche' cospargere la negativita' che evidentemente uno si porta dentro? Come per il sedicente amico anche. Da qui mi e' venuta la similitudine con l'untore. Mi dispiace incontrare persone che stanno cosi' ridotte da non poter far a meno di sputare veleno quando parlano, anche se nessuno le ha interpellate, anche se non serviva a niente se non a ferire un'altra persona.
E' brutto perche' oggi scrivo un post su di loro invece che su tutte le altre persone che mi hanno riempito di lodi e che mi vogliono semplicemente bene perche' non c'e' motivi di voler male nella vita gia' abbastanza complicata di per se'.
Per chi si fosse incuriosito la tanda criticata era di Roberto Firpo:
Didi
Flor de tango
Sabado Ingles
Montevideo
amor porteño
Una tanguera italiana in prestito al mondo
sabato 20 ottobre 2012
lunedì 15 ottobre 2012
El CumpleVals
Che fortuna! Nei miei anni 9 di tango mi pare mi sia capitato in totale 4 volte...Non male!Io adoro festeggiare il compleanno in milonga perche' ormai il tango e' parte di vita quotidiana e come tanguera non chiedo piu' bel regalo del cumplevals. Per i neofiti alla lettura, in breve:
"Dicesi cumplevals un vals di onore ballato da un tanguero o una tanguera rigorosamente nel giorno del suo compleanno, con chi della sala abbia voglia di festeggiarlo/a".
Alle volte si forma una fila e uno alla volta i ballerini si succedono all'abbraccio della tanguera fortunata che venerdi scorso, nello specifico sono stata io. Se sono tanti, come eran venerdi si puo' concedere anche un secondo vals, come e' stato per la gioia della sottoscritta. El codigo tanguero vuol anche che ad aprire le danze e se possibile anche a chiuderle, sia il compagno bailarin della mujer. Se il festeggiato lo desidera puo' fare una richiesta al dj; io non ci avevo pensato ma li' per li' mi e' venuto da chiedere questo vals:
Perche' un po' lo sono...loca de amor por el tango!
"Dicesi cumplevals un vals di onore ballato da un tanguero o una tanguera rigorosamente nel giorno del suo compleanno, con chi della sala abbia voglia di festeggiarlo/a".
Alle volte si forma una fila e uno alla volta i ballerini si succedono all'abbraccio della tanguera fortunata che venerdi scorso, nello specifico sono stata io. Se sono tanti, come eran venerdi si puo' concedere anche un secondo vals, come e' stato per la gioia della sottoscritta. El codigo tanguero vuol anche che ad aprire le danze e se possibile anche a chiuderle, sia il compagno bailarin della mujer. Se il festeggiato lo desidera puo' fare una richiesta al dj; io non ci avevo pensato ma li' per li' mi e' venuto da chiedere questo vals:
Perche' un po' lo sono...loca de amor por el tango!
mercoledì 4 luglio 2012
Fai tango?
Alle volte la vita mette a dura prova la nostra pazienza ma proprio in queste situazioni io mi sento chiamata a un'esercitazione zenyogamantrica e la affronto come una vera prova di equilibrio e stabilita'. Sabato sono andata a vedere uno spettacolo nel bosco: uno spettacolo di teatro, con un palco e panche adagiate su una tribuna naturale. Il posto magico, lo spettacolo meno ma io mi sentivo felice e serena.
Dopo lo spettacolo incontriamo un amico italiano e mentre ci appropinquiamo a bere spumante secco con succo di sambuco (bono!), il nostro movimento e' intercettato da un'altra italiana, mai vista e conosciuta che mi sbarra la strada e con un inconfondibile accento irritante gia' di per se', mi punta la lampada addosso e comincia a mitragliarmi di domande. Ve le risparmio tutte ma questa, secondo me, doveva essere messa agli atti:
"Mi ha detto tizio che anche tu FAI tango? Ma che FAI?"
Io, stordita gia' da una ventina di minuti, avanzo uno spontaneo:
"Come che faccio? Ballo!O cosa?"
"No, perche' io sono insegnante di tango nuevo a Parigi, capito?"
"Ah..ecco. Ora e' chiaro! Io invece non FACCIO niente, BALLO e basta."
Sara' una sottigliezza linguistica che molti non noteranno ma io credo che associare il verbo FARE al tango sia pensarlo esattamente come una qualsiasi altra attivita'.
Vedo gente Faccio cose...
E la ciliegina (o bacca di sambuco):
"Lo so che i tradizionalisti ci odiano, ma per me il nontango e' l'evoluzione del tango"..."Sai io e' da molto tempo che ballo, sono tre anni ormai."
Da dentro e' partito un movimento invisibile ma netto, una mano che si leva alta nel cielo, elegante e repentina descrive un'ampia iperbole con accento finale e un sottofondo sonoro che bisbiglia: mavaffanculo!
Dopo lo spettacolo incontriamo un amico italiano e mentre ci appropinquiamo a bere spumante secco con succo di sambuco (bono!), il nostro movimento e' intercettato da un'altra italiana, mai vista e conosciuta che mi sbarra la strada e con un inconfondibile accento irritante gia' di per se', mi punta la lampada addosso e comincia a mitragliarmi di domande. Ve le risparmio tutte ma questa, secondo me, doveva essere messa agli atti:
"Mi ha detto tizio che anche tu FAI tango? Ma che FAI?"
Io, stordita gia' da una ventina di minuti, avanzo uno spontaneo:
"Come che faccio? Ballo!O cosa?"
"No, perche' io sono insegnante di tango nuevo a Parigi, capito?"
"Ah..ecco. Ora e' chiaro! Io invece non FACCIO niente, BALLO e basta."
Sara' una sottigliezza linguistica che molti non noteranno ma io credo che associare il verbo FARE al tango sia pensarlo esattamente come una qualsiasi altra attivita'.
Vedo gente Faccio cose...
E la ciliegina (o bacca di sambuco):
"Lo so che i tradizionalisti ci odiano, ma per me il nontango e' l'evoluzione del tango"..."Sai io e' da molto tempo che ballo, sono tre anni ormai."
Da dentro e' partito un movimento invisibile ma netto, una mano che si leva alta nel cielo, elegante e repentina descrive un'ampia iperbole con accento finale e un sottofondo sonoro che bisbiglia: mavaffanculo!
lunedì 12 marzo 2012
IL TANGO A TUBINGA
Tubinga e' una cittadina veramente accogliente sia per i turisti che per i tangueros. Capitando di giovedi posso descrivere solo la milonga del giovedi ma so che ne esiste anche una il martedi, una la domenica e presto una il sabato. Quella del giovedi e' una milonga piccola ma che ha gli ingredienti per crescere: posto tranquillo e dove si puo' facilmente parcheggiare; parquet tipico da scuola di danza; bar essenziale ma presente; persone gentili e ospitali. L'organizzatrice e' un'ottima ballerina, modesta e gentile che si impegna da due decenni a divulgare il tango specie tra gli studenti della prestigiosa universita' locale.
POSTO: TanzAtelier, Provencewegstr.22
La milonga si trova in una zona residenziale (quartiere francese) ma in uno stabile commerciale 'Holz&Form' e piu' precisamente in uno degli angoli, un po' nascosta e poco illuminata. Le scale conducono alla mansarda dove si svolge la milonga. Si possono lasciare le scarpe fuori dalla porta ma vi consiglio di entrare perche' c'e' un grande e comodo guardaroba dove potersi cambiare con calma.
MUSICA
In qualita'dj ma anche di ballerina non posso esprimere un giudizio positivo ma mi asterro' anche da giudizi negativi. Diciamo che chiamando dei dj veri, l'organizzatrice otterrebbe un risultato sicuramente migliore se paragonato alla sua playlist.
GENTE
Poca ma bella. Non e' una Gran Milonga ma una milonga piacevole, in cui si trova il anche il tempo per parlare e scambiare impressioni tanguere.
Il sito di questa milonga:
http://tango-charisma-tuebingen.de/1.html
Il sito per le milongas del martedi e della domenica:
http://www.tango-emocion-tue.de/3.html
Viel Spass!
lunedì 19 settembre 2011
Sì, sì e sì
Mai giudicare dalle apparenze.(?)
Sono di recente stata al Festival di Fivizzano. Dopo tanti anni, sono riuscita ad esserci e devo dire con anche un certa soddisfazione. Mi sono fatta solo una serata, per cui il mio giudizio si limita a questo, però del concerto dell'Orchestra Hyperion e dell'esibizione di Erna y Santiago Giachello si può solo parlar bene. Klasse!
Mi sono divertita e per me, che non amo i Festival, è un ottimo risultato.
Certo ai Festival non è facile, per una tanguera, orientarsi nella giungla di ballerini sconosciuti. E se vado a un Festival, è per ballare con gente che non conosco, no? Però poi c'è così tanta gente, che non si riesce a tener d'occhio quasi nessuno. E poi il cabeceo non lo fa mica nessuno! Succede che ti trovi semplicemente davanti un tale e devi decidere, così, sulla base di niente di significativo per il tango, se ballarci o no. Dilemma. Guardo le scarpe. Usate, bene; nuove , male. Ma non sempre! Vedo solo un mare di eccezioni. In pratica, se mi baso sull'aspetto, niente mi garantisce un'ottima tanda e se non mi ci baso, pure.
Insomma, parlando per assurdo, se un Chicho mi invitasse e io non sapessi chi è, guardando all'aspetto, potrei anche dire di no!
Quindi, come tanguera, mi sono auto imposta la regola di dire, nel dubbio e solo nel dubbio, sì.
Sì anche se c'hai una camicia inguardabile, sì ai jeans coi brillantini, sì ai vecchi, sì ai giovani, sì ai convinti, sì agli impacciati, sì ai brutti, sì ai goffi, sì ai belli.
Che me frega a me di come ti vesti? A me interessa il tuo tango. Non come balli, ma il tuo tango.
Un tango non si nega a nessuno.
Uno però.
PS - E' d'uopo specificare che esiste un'eccezione: No ai maleducati! A quelli che ti bussano sulla spalla o ti invitano con aria di sufficienza. NO! Perché per me, è già chiaro: tu e il tuo tango, di qualsiasi livello, non mi interessate.
Sono di recente stata al Festival di Fivizzano. Dopo tanti anni, sono riuscita ad esserci e devo dire con anche un certa soddisfazione. Mi sono fatta solo una serata, per cui il mio giudizio si limita a questo, però del concerto dell'Orchestra Hyperion e dell'esibizione di Erna y Santiago Giachello si può solo parlar bene. Klasse!
Mi sono divertita e per me, che non amo i Festival, è un ottimo risultato.
Certo ai Festival non è facile, per una tanguera, orientarsi nella giungla di ballerini sconosciuti. E se vado a un Festival, è per ballare con gente che non conosco, no? Però poi c'è così tanta gente, che non si riesce a tener d'occhio quasi nessuno. E poi il cabeceo non lo fa mica nessuno! Succede che ti trovi semplicemente davanti un tale e devi decidere, così, sulla base di niente di significativo per il tango, se ballarci o no. Dilemma. Guardo le scarpe. Usate, bene; nuove , male. Ma non sempre! Vedo solo un mare di eccezioni. In pratica, se mi baso sull'aspetto, niente mi garantisce un'ottima tanda e se non mi ci baso, pure.
Insomma, parlando per assurdo, se un Chicho mi invitasse e io non sapessi chi è, guardando all'aspetto, potrei anche dire di no!
Quindi, come tanguera, mi sono auto imposta la regola di dire, nel dubbio e solo nel dubbio, sì.
Sì anche se c'hai una camicia inguardabile, sì ai jeans coi brillantini, sì ai vecchi, sì ai giovani, sì ai convinti, sì agli impacciati, sì ai brutti, sì ai goffi, sì ai belli.
Che me frega a me di come ti vesti? A me interessa il tuo tango. Non come balli, ma il tuo tango.
Un tango non si nega a nessuno.
Uno però.
PS - E' d'uopo specificare che esiste un'eccezione: No ai maleducati! A quelli che ti bussano sulla spalla o ti invitano con aria di sufficienza. NO! Perché per me, è già chiaro: tu e il tuo tango, di qualsiasi livello, non mi interessate.
lunedì 4 luglio 2011
SHOW
Io non amo particolarmente gli show di tango, perché spesso hanno questa patina di vecchio, già visto e anche 'fake', non so se mi spiego. Sono lo stereotipo del tango per turista spinto a dei livelli anche di bravura e capacità altissimi ma senza ricerca, senza anima artistica. Quando vado a teatro voglio vedere un'idea prima di tutto e uscire da teatro avendo qualcosa di interessante a cui pensare.
Questo show io, ancora, purtroppo, non l'ho visto ma dentro ci sono due tangueri bravissimi e amici cari che ho conosciuto quando abitavo negli States. Sapendo come sono loro, sono sicura che è un bel lavoro e gli faccio volentieri un po' di pubblicità sperando che riescano, perché no?, a portarlo nel vecchio mondo.
Per contatto diretto con gli artisti e infomazioni scrivetemi, sarò felice di aiutarvi!
Questo show io, ancora, purtroppo, non l'ho visto ma dentro ci sono due tangueri bravissimi e amici cari che ho conosciuto quando abitavo negli States. Sapendo come sono loro, sono sicura che è un bel lavoro e gli faccio volentieri un po' di pubblicità sperando che riescano, perché no?, a portarlo nel vecchio mondo.
Per contatto diretto con gli artisti e infomazioni scrivetemi, sarò felice di aiutarvi!
mercoledì 22 giugno 2011
Il tango in estate
Cosa c'e' di piu' romantico di una milonga sul mare?
E venendo da una citta' di mare, so di cosa parlo. Il problema e' che da 5 anni a questa parte, vivo a centinaia di km dal mare e di milonghe sul mare non se ne parla. L'anno scorso ne hanno organizzata una sul lago (non lontano da Monaco) ma al chiuso!
Insomma anche se il mare non c'e', l'aria c'e'! Invece quando stavo a Dallas, dicevano che faceva troppo caldo e qui dicono che fa troppo freddo (e c'hanno ragione!) e che piove spesso etc.
Per fortuna qualcuno sfida il tempo e almeno ci prova a regalare a noi tangheri appassionati una milonga col venticello tiepido che ci asciuga il sudore e il profumo di fiori che inebria anche i tanghi piu' sfigati! Purtroppo, gia' uno di questi eventi, ieri sera, e' stato cancellato.
Ce ne sara' un altro sabato, all'ombra del padiglione delle rose, in un giardino botanico. Speriamo un bene, perche' anche il tango ha bisogno delle sue stagioni, no?
E venendo da una citta' di mare, so di cosa parlo. Il problema e' che da 5 anni a questa parte, vivo a centinaia di km dal mare e di milonghe sul mare non se ne parla. L'anno scorso ne hanno organizzata una sul lago (non lontano da Monaco) ma al chiuso!
Insomma anche se il mare non c'e', l'aria c'e'! Invece quando stavo a Dallas, dicevano che faceva troppo caldo e qui dicono che fa troppo freddo (e c'hanno ragione!) e che piove spesso etc.
Per fortuna qualcuno sfida il tempo e almeno ci prova a regalare a noi tangheri appassionati una milonga col venticello tiepido che ci asciuga il sudore e il profumo di fiori che inebria anche i tanghi piu' sfigati! Purtroppo, gia' uno di questi eventi, ieri sera, e' stato cancellato.
Ce ne sara' un altro sabato, all'ombra del padiglione delle rose, in un giardino botanico. Speriamo un bene, perche' anche il tango ha bisogno delle sue stagioni, no?
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