lunedì 28 giugno 2010

IL TANGO A REGENSBURG

Altro giro altra corsa; questa volta per la Germania, alla scoperta di altre e suggestive milonghe. Così almeno era la mia intenzione e devo dire che il posto di per sé ha mantenuto la promessa. La città, il cui nome italiano è Ratisbona, è molto accogliente e con una bella giornata di sole come è stata sabato, ti dà la possibilità di girare a naso in su senza mèta, scoprendo comunque angoli, piazze, piazzette, chiese e palazzi che seppur bavaresi, sanno molto di italiano.

Scoprire nuovi posti attraverso il tango è la mia attività preferita ultimamente, e mi rende ancora più tangotossica :)

La milonga che ho scelto come traino, è una milonga che si organizza all'aperto e questo già la rende, qui in Germania, un evento abbastanza raro; in più si svolge nel cortile interno di quello che credo sia stato un monastero e che ora è sede di una scuola Montessori. Parte del ricavato va a sostegno della scuola stessa.

Come si è già capito, sulla location non ho niente da dire. Con la musica, invece, qualche problemuccio ce l'ho avuto e non per fare l'incontentabile ma perché di fatto si è proposto un concerto dal vivo di un gruppo che di fatto, non suona tango. Potrebbe anche essere una scelta piacevole, ma allora, sul programma mi aspetto una chiara descrizione che rimarchi la differenza. Se, invece, mi aspetto un gruppo di tango, tango vorrei ascoltare e soprattutto ballare. E sapete perché non c'era scritto niente sul programa? Perché per loro, fondamentalmente, è uguale! Basta sia musica ballabile!!! A me questo rattrista molto e non sono un'integralista del tango. Sono solo una che se ha scelto di ballare il tango, è perché si è innamorata del tango come musica. Ma su questo tornerò presto con un post ad hoc.

Tornando a Regensburg, aggiungo che il Tdj, che copriva gli intervalli, è un allegro ed estroverso ragazzo dell'Uruguay che ha simpaticamente ironizzato sulla sua condizione di schiavo della serata e in genere della scena tanguera locale, trovandosi spesso obbligato a passare la musica che qui, semplicemente, vogliono. A me la cosa fa molto riflettere.

Il livello medio non è granché ma ci sono dei ballerini simpatici anche se la serata, in conclusione, si è rivelata una bella cornice dagli scarsi contenuti.
Val la pena andare, per visitare la città e i suoi d'intorni lungo la valle del Danubio.

Curiosità: io ho trovato una pensione carina e vicina al centro che raccomando anche perché, ho scoperto lì, grazie alla presenza di volantini sospetti, che la proprietaria è una tanguera!

Se volete la pagina del Tango a Regensburg, cliccate.

domenica 13 giugno 2010

Milonga El Corazon Monaco

Ieri abbiamo provato una milonga nuova in Monaco, El Corazon.
Zona
Molto bella, piena di verde e splendide ville.
La milonga
Il posto è un appartamento al primo piano, trasformato in sala di danza ergo non molto grande, sui 60mq e poi uno spazio stretto e lungo dove si ammonticchiano tavoli, divani e sedie e i relativi ospiti prima che capiscano che è inutile rinchiudersi il quel puzzle. Meglio ballare.
Musica
Ieri sera (e credo sia sempre così) non c'era il dj. Solo l'organizzatore che metteva su la musica, senza cortine e senza grande attenzione all'ordine. Nell'insieme e nella media monacense passabile.
Clima
Finestre poche e strachiuse per il rumore (v. zona iper-residenziale) ergo un caldo boia. A disposizione ventaglietti di carta.
Particolari
Donne. Tante donne. Ma tante. Tipo venti in più rispetto agli uomini ergo si balla poco.
Prima dell'entrata un mini ingresso per cambiarsi le scarpe e un attaccapanni. Attenzione alle scale a chiocciola!
Esibizione
Sebastián Posadas e Eugenia Eberhardt



Hanno ballato 5 brani, 3 tanghi di cui uno nuevo, 1 vals, una milonga. Sembrava tutto abbastanza improvvisato tranne uno che era evidentemente una coreografia e infatti conteneva notevoli difficoltà.
Bravi e modesti anche se non amo particolarmente questo stile tutto sgambettii.


Poche settimane fa poi ho visto questa coppia cilena:
Esteban Cortéz y Evelyn Rivera



Anche loro molta energia ma la precisione? Non so...ma è come se questa scena tanguera stesse pullulando in quantità di offerte a scapito della vera qualità.

D'altronde non riflette altro che la logica del mercato. O no?