mercoledì 19 maggio 2010

IL TANGO A PRAGA

Sono reduce da un bellissimo we a Praga ed essendo un'inguaribile tanguera, non posso più visitare una città senza assaggiare anche almeno una delle sue milongas. Quindi prima di partire mi sono fatta una ricerchina e ho trovato che a Praga ci sono 4 milongas durante la settimana. Nello specifico attualmente ce ne sono, fisse, una il martedi, una il giovedi e una il venerdi e una la domenica.In più, talvolta, c'è una milonga all'aperto il sabato mi pare. Ad ogni modo mi sono fatta il piano tanguero e sono partita. Qui lascio le mie impressioni sulle due milongas visitate ad uso e consumo del prossimo tanguero in visita nella città del Golem.

MILONGA DEL GIOVEDI AL JAM CAFE'

Questa milonga si trova in centrissimo, pochi passi da Piazza San Venceslao (fermata Narodni Trida), al primo piano di un edificio all'interno di una piccola galleria commerciale. Il Jam Café è un locale moderno, ampio dove si può bere (ottima la limonata fatta dal barista giocoliere!) o mangiare una fetta di torta (prezzi convenienti,attenzione però alla cameriera che vi chiederà di continuo se volete altro incitandovi così ad accumulare consumazioni!tipico ceco!!!). Il pavimento è di linoleum e detto così suona male. In realtà io non mi son trovata male perché dopo un pò tutti i pavimenti tendono a modificarsi col sudore e questo ha raggiunto il giusto grado di 'scivolosità'! Nella sostanza si tratta di una milonga piccola ma abbastanza frequentata (30-40 persone) e nella media ci si diverte visto il clima rilassato e familiare. Personalmente ho avuto modo di sudare parecchio, soprattutto grazie al ragazzo che organizza la milonga, Jan. Lui e la sua partner Patricie sono stati molto gentili ed accoglienti dimostrando disponibilità e apertura verso i nuovi visitatori. Oltre a noi, di stranieri, c'era anche una coppia di tedeschi. La musica è di tipo tradizionale salvo una tanda (nuovo Gotan) ed è stata generalmente molto buona. Giudizio quindi assolutamente positivo.

MILONGA DEL VENERDI A EL TEATRINO


Questa milonga è un pò più fuori mano (fermata metro FLORA) ma non tanto da farci desistere e devo dire che già per il locale ne vale la pena. Si tratta, come già si intuisce dal nome, di un teatro, nemmeno troppo piccolo. Ovviamente il palcoscenico è chiuso e la milonga si svolge in quella che fu la platea. Su un lato della sala si trova un bar, abbastanza chic come tutto l'ambiente e l'Hotel all'interno del quale poi si trova il locale-teatro-milonga. La milonga è abbastanza affollata quando arriviamo (60 persone) ma si svuota nel giro di un'ora (brutta abitudine di molti posti del nord!) e quindi ci facciamo gli ultimi tanghi da mezzanotte all'una in pochi ma buoni. In questo caso non posso esprimere un giudizio troppo positivo né sulla musica (senza ordine e spesso poco ballabile; vedi Goyeneche o Lhasa) né sugli organizzatori. Questi non ho nemmeno ben capito chi fossero visto che sono rimasti tutto il tempo in un angolo della sala, vicino al punto dj. Forse il ragazzo stesso che organizza era anche dj ma lo deduco soltanto perché ho visto la postazione dj quasi sempre vuota. Anche la sua partner l'ho vista solo una volta ballare, con lui appunto e stop. Il resto delle osservazioni sono solo chiacchere e gossip, quindi mi fermo qui! Il giudizio, come si deduce, non è granché ma sono sicura che può essere diverso anche perché ogni serata fa caso a parte!

Bon!Se avete cose da chiedermi sono qui a disposizione. Nel frattempo buon tango a tutti!

PS- tra poco, dal 17 al 20 giungo ci sarà il Festival di Tango a Praga, Tango Alchemie. Se solo avessi tempo...QUI tutte le informazioni sugli eventi tangueri a Praga.

giovedì 6 maggio 2010

POSSEDUTA

In più occasione non ho mancato di sottolineare la mia tangodipendenza. Quello che forse non ho ancora raccontato riguarda lo stato di mera possessione che vivo rispetto alla musica. Perché in milonga, a ballare dico, uno va e poi torna a casa e fino a quella successiva non balla (tranne qualche incrocio per strada o qualche gancio al supermercato). Ma la musica ti rimane dentro anche per giorni. Così, praticamente tutti i gironi, mi alzo con un tango e me lo porto a spasso finché non ci ricorichiamo insieme appassionatamente per la notte da sognare abbracciati.

Bello sì, ma anche no. Ora ad esempio, sto lavorando ma nella testa c'è lui a fare adorni e ochos. Mi distrae, mi chiama come una sirena a sé e non smette finché non cedo; come adesso che ho deciso di provare a scriverci qualcosa su. Vediamo se postandolo qui, questo tango mi lascia in pace!




Sobre el tiempo transcurrido
vives siempre en mi,
y estos campos que nos vieron
juntos sonreir,
me preguntan si el olvido,
me curo de ti.
Y entre los vientos
se van mis quejas
muriendo en ecos,
buscandote...
Mientras que, lejos,
otros brazos y otros besos
te aprisionan y me dicen
que ya no has de volver

PERFETTO!