lunedì 19 settembre 2011

Sì, sì e sì

Mai giudicare dalle apparenze.(?)

Sono di recente stata al Festival di Fivizzano. Dopo tanti anni, sono riuscita ad esserci e devo dire con anche un certa soddisfazione. Mi sono fatta solo una serata, per cui il mio giudizio si limita a questo, però del concerto dell'Orchestra Hyperion e dell'esibizione di Erna y Santiago Giachello si può solo parlar bene. Klasse!
Mi sono divertita e per me, che non amo i Festival, è un ottimo risultato.

Certo ai Festival non è facile, per una tanguera, orientarsi nella giungla di ballerini sconosciuti. E se vado a un Festival, è per ballare con gente che non conosco, no? Però poi c'è così tanta gente, che non si riesce a tener d'occhio quasi nessuno. E poi il cabeceo non lo fa mica nessuno! Succede che ti trovi semplicemente davanti un tale e devi decidere, così, sulla base di niente di significativo per il tango, se ballarci o no. Dilemma. Guardo le scarpe. Usate, bene; nuove , male. Ma non sempre! Vedo solo un mare di eccezioni. In pratica, se mi baso sull'aspetto, niente mi garantisce un'ottima tanda e se non mi ci baso, pure.
Insomma, parlando per assurdo, se un Chicho mi invitasse e io non sapessi chi è, guardando all'aspetto, potrei anche dire di no!
Quindi, come tanguera, mi sono auto imposta la regola di dire, nel dubbio e solo nel dubbio, .
anche se c'hai una camicia inguardabile, ai jeans coi brillantini, ai vecchi, ai giovani, ai convinti, agli impacciati, ai brutti, ai goffi, ai belli.
Che me frega a me di come ti vesti? A me interessa il tuo tango. Non come balli, ma il tuo tango.

Un tango non si nega a nessuno.

Uno però.

PS - E' d'uopo specificare che esiste un'eccezione: No ai maleducati! A quelli che ti bussano sulla spalla o ti invitano con aria di sufficienza. NO! Perché per me, è già chiaro: tu e il tuo tango, di qualsiasi livello, non mi interessate.