domenica 16 dicembre 2007

DECEMBER DESERT

Ma perché qui intorno a Natale non si balla più?
Per caso la corsa ai regali ci intrattiene oltre il dovuto? Forse che il candido clima natalizio non si sposa con quello fosco e losco del Tango? O sono è Santa che ci trattiene con i suoi dolcetti? Non sarà per caso colpa del gelo? Magari invece è la decorazione della casa che porta via tutta l'energia...Non ci sarà mica qualcosa che ha a che vedere con le vacanze natalizie in Argentina!! No, mi viene il dubbio, anzi i dubbi. Che noia..è da otto giorni che non ballo!!!!!

martedì 4 dicembre 2007

Quanto è potente un musicalizador?
Qual è la sua giurisdizione?
Fin dove si spingono i confini del suo agire?
Quanto può imporre il suo gusto musicale?
Che tipo di compromessi deve soddisfare?
Quanto una milonga somiglia al suo musicalizador?
Può la musica essere suonata a sua immagine e somiglianza?

Io musicalizzo una piccola Milonga, qui in Texas. E' una Milonga con una scadenza mensile, mediamente frequentata. Divertente a mio avviso. Non sono ossessionata dal Tango Nuevo ma neppure lo disdegno: faccio tre, quattro tande in 3 ore di milonga. Evidentemente amo di più i tanghi tradizionali. Cerco, quando passo le mie ore davanti al PC per fare la selezione, di pensare ai miei tangheri, ai loro gusti, all'atmosfera che potrà crearsi e mi apro delle alternative da seguire nella serata a seconda di quello che succederà. In altre parole, ci tengo che la gente si diverta, che apprezzi la musica e vada a letto soddisfatta. So che come nei banchetti nuziali, non si può accontentare tutti, ma ci provo. E sembra, che ci riesca; mi dicono così, almeno.

Venerdi scorso sono andata a una milonga a Dallas, molto carina, una delle mie preferite fino a poco tempo fa. Gratuita e affollata con buona musica. Questo era vero fino a poco tempo fa, appunto. Cioè fino a quando non è cambiato il musicalizador. Il neo dj calza perfettamente il nickname perché altro non suona che neo tango. Ma non esattamente neo-tango. Lui suona un pò di tutto: rumba, salsa, cha cha e un'improbabile disco-music e pretende che tutti la ballino come tango! Sostiene che per i principianti sia più semplice da seguire. Dice che il ritmo è più chiaro. Ora, io non mi ritengo una purista del tango ma finché scelgo di ballare tango è quel ritmo che voglio seguire. Mi sono innamorata del Tango come ballo perché mi sono innamorata dei Tanghi prima e quelli mi piace ballare. Niente vieta che ci siamo delle evoluzioni. Qui non si tratta di tango nuevo sì o no. Si tratta di qualcosa che col tango non c'entra nemmeno a metà come potrebbe essere il 'baciatango', che pure un pò senso me lo fa. Se un musicalizador ha tutta questa libertà allora diventa indispensabile conoscerlo. Per evitarlo!
Comunque l'altra sera ho provato a fare delle richieste che velavano obiezioni, e la risposta è stata un paio di tande so and so alla fine fine fine della serata. Morale della favola: non credo che mi rivedranno alla Dunn Brothers Milonga!

lunedì 3 dicembre 2007

SONDAGGIO CHIUSO
Non puoi modificare questo sondaggio perché qualcuno ha già votato.




Vi rendete conto?
Ai tangueri spiace di più essere istruiti sui passi che molestati !

:))))))))

Sarà....

lunedì 19 novembre 2007

Una delle mie coppie preferite balla il tango che amo di più in questo periodo, Vida mia, O. Fresedo



qui Thierry con un'altra ballerina!!!????qualcuno sa dirmi se è una sostituzione temporanea?
brava è brava ma io mi ero affezionata a Veronique...

lunedì 12 novembre 2007

IL SONDAGGIO!!!

Osvaldo batte Carlos per 5 a 2!
Ok...in fondo non si tratta di una terribile sconfitta. Bassa, troppo bassa ancora, la percentuale sull'afflusso alle urne. L'Exit Poll ha dovuto lavorare poco per fare una stima dei risultati. Ma come si dice: 'diamo a Cesare quel che è di Cesare' e quindi proclamiamo la vittoria di Osvaldo Pugliese!

By the way il tango di pugliese che amo di più è A Evaristo Carriego.

LANCIO OGGI IL NUOVO SONDAGGIO:
COSA TI INFASTIDISCE DI PIU' ?

LO SO CHE PASSI E ALLORA VOTA VOTA VOTA!


lunedì 29 ottobre 2007

SPIRIT OF TANGO - EVOLUTION TANGO SHOW

Finalmente uno spettacolo di Tango qui a Dallas. Mi ero persa Forever Tango che è passato da Dallas a settembre e sentivo il bisogno di show! E non c'è di meglio di uno spettacolo fatto da amici per condiverderne e assoporarne tutto il sapore. Sono di parte nel giudizio su questo spettacolo ma credo che pochi avrebbero da ridirne. E' uno spettacolo sbocciato dalla buona volontà e dal talento specialmente di una giovane e promettentissima coppia tanguera: George and Jairelbhi Furlong.
Da quando sono qui non li ho mai visti smettere di crescere, studiare e migliorarsi con ammirabile determinazione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Da quattro anni si impegnano anche alla realizzazione di spettacoli di tango grazie al contributo e all'appoggio di altri ballerini e musicisti (argentini). Questo week-end si è tinto dei colori del tango grazie al loro impegno e chi ama il tango se ne rallegra. La mia formazione artistico-semiologico-estetica mi forza a non vedere solo pregi ma in questo caso, l'entusiasmo e l'amicizia che mi lega ai protagonisti mi ha fatto godere soprattutto delle luci a danno delle ombre. La struttura riprende la comune alternanza di quadri ora di ballo ora di musica propria della maggioranza degli spettacoli di tango. Due le voci soliste, maschile e femminile, tre i musicisti, chitarra, tastiere e violino (il violinista è un bambino che noi diremmo 'prodigio!'), 4 coppie di ballerini più una coppia di chacarera e zamba più due coppie di bambini minorenni! Il tutto è impreziosito da luci a forte connotazione evocativa in uno schema minimale ma efficace. Che dire...vi lascio alcune immagini:











martedì 23 ottobre 2007

Milonga Tè e Pasticcini a Houston


Houston è una città enorme, 5 milioni di abitanti nell'aerea metropolitana, la quarta città degli Stati Uniti per grandezza. La popolazione tanguera è come sempre un'esigua ma fondamentale parte della torta e qui è anche molto attiva. Se la compariamo a Dallas, poi, ha una densità di popolazione tanguera superiore! Infatti la milonga che ho visitato era molto affollata (30-40 persone) sebbene si trattasse di un posticino piccolo piccolo. Si tratta di una Sala da Tè che serve tutti i tipi di tè e diverse pietanze che combinano elementi di cucina giapponese, italo-argentina e americana. Un miscuglio che rende bene. Si balla gratis nel mezzo della sala, tra l'uscita e il bacone; per questo dico che è scomodo: mentre balli non sai se fermarti a bere qualcosa, afferrare una barretta di cereali o uscire a ballare in mezzo alla strada! Si ballerebbe dalle 9 a 12pm tutti i venerdi. Uso il condizionale perché in realtà fino alle 10pm nessuno si smuove; si mangia e si beve e si ascolta il tango in sottofondo. Finalmente inizia ad arrivare gente, si abbassano le luci e si comincia. Di solito qui, in Texas, chi organizza una milonga è molto cordiale ed accogliente, soprattutto con le persone nuove, i forestieri. A questa milonga, ahimé, abbiamo ricevuto gli onori di casa da chi non organizzava la serata, ma, diciamo, dai rivali di chi organizzava. Strano, no? Non tanto, se si pensa che queste anime hanno meno di 30anni e sono molto molto aperti (pure troppo); vogliono conoscere persone nuove; vogliono imparare stili diversi; frequentare i festival etc. Chi organizzava aveva invece, tutta l'aria di chi si tiene stretto il lenzuolino tanguero e crede che il forestiero sia per definizione sintomo di innovativa invasione. Ma forse tutte queste sono mie supposizioni e semplicemente non si è data importanza alla presenza di nuove persone. Questa è la regola in Italia quindi, non mi sorprendo più di tanto. Mi dispiaccio un pochino. In compenso, come dicevo, altre persone si sono fatte avanti e molti tangueri mi hanno invitata. E questo è tipico americano, beata me!

lunedì 15 ottobre 2007

BIRTHDAY MILONGA - NON C'E' SCAMPO

Chissà quali beffarde congiunture astrali si adoperano al fine di far cadere il giorno del mio compleanno sempre in un giorno di Milonga. Sarà perché, per me, ogni giorno sarebbe giorno di Milonga? Chi sa. Comunque sia, non amo molto la tradizione portena legata ai compleanni. O meglio: adoro vederlo fare agli altri ma non mi esalta l'idea di mettermi in coda per ballare e soprattutto quella di essere la spupazzata di turno. Fatto sta che, vuoi un anno per ingenuità, vuoi un anno per amicizia, vuoi un anno per il dispetto di un piccione viaggiatore, mi trovo sempre tra le braccia del millepiedi danzerino. Il fatto è, che per me, il tango è un affare personale, intimo, un momento che condivido solo con il tanguero. L'idea di ballare per gli altri mi fa strano. Chiuso il cappellone introduttivo mi appresto a raccontare i fatti. Venerdi 12 ottobre, il giorno prima del compleanno, ho organizzato una milonga che finiva astutamente a mezzanotte (la media delle milongas americane). Gli amici hanno fatto in tempo a cantarmi l'"Happy Birthday" sulle note dell'ultimo tango. Felice di aver raggirato l'ostacolo, sabato vado ad un'altra milonga organizzata da tutt'altra gente e quindi all'oscuro della ricorrenza. Arrivo, pago e la tanguera che organizza, parlando rigorosamente in spagnolo (si dà sempre per scontato che un italiano, specie se tanguero debba capire lo spagnolo) mi dice tra le altre cose, "¡feliz cumpleaños!". Alché i miei piedi, in retromarcia spontanea, mi hanno costretto a una brusca manovra di controllo onde permettere alla lingua di articolare un curioso "Who told you?" al quale sono seguiti primitivi accenni pre-verbali dai quali si deduceva un "e mo' te lo dico a te?". E come Maryl Streep in "La morte di fa bella" ho fatto la mia entrata. Gran serata con ospiti d'onore gli argentini Nito ed Elba. Tutto sembrava potesse andare liscio come il pavimento. Non si vorrà mica fare sta cosa del compleanno in una serata come questa? Dai...non ci sta!! E invece secondo loro ci stava perché al tipico momento degli annunci odo 'ste parole: "But tonight we also have a birthday girl and I hope you, Malena, don't mind". "I MIND!!!!" (Che poi a scherzo del destino vuol dire anche "obbedisco"). Credetemi che la buchetta faidate di salvataggio sarebbe stata la manna, invece, sempre con i piedi in fuga mi alzo e conquisto sogghignando il centro della sala. Ok, mi dico, ora faccio sto tango e festa fatta. Sì, è andata così. Più o meno. Come nella vita, anche nel tango, ci sono sempre delle complicazioni e quindi: prima mi sono beccata una serie di smancierie da parte della tipa che poco poco e mi trasformo in un souvenir de l'Italy, e poi col sorriso modello paralisi da stress, guardo dietro di me e vedo il millepiedi con la testa già in marcia verso di me. Ci sono voluti due tanghi, la gola secca e le mani congelate per portare a termine la tradizione. Poi un batter di ciglia e mi sono ripresa; a ballare! Poco dopo tutto si è fermato ancora ma stavolta per un'esibizione vera. Nito e Elba hanno ballato due soli tanghi e il primo si è interrotto due volte per uno sfigatissimo guasto tecnico. Non amo questa coppia per due ragioni: la prima è di puro gusto tanghero, non mi soddisfano né come milongueri né come tangueri da salon; l'altra è come sono soliti finire l'esibizione. Io li ho visti solo due volte dal vivo, ma è sufficiente per aver notato una coazione a ripetere. Si tratta del modo in cui Nito lancia (o scaraventa) via da sé Elba alla fine del tango. Non c'è nessuna esigenza espressiva legata allo sviluppo del loro tango per farlo, almeno io non la vedo, eppure ogni volta lo fa. Pare un burattinaio che butta via il burattino. Quando mai? Se poi pensi che sono anche coppia nella vita, ti viene la tristezza. Ma forse Elba queste cose non le pensa, non le vede, e non le sente così. Rimane lo show. E quello che a me arriva è un'emozione estranea al Tango. Un'emozione che ha a che fare con l'indifferenza. Allora ripenso al bacio di Osvaldo a Coca alla fine di ogni esibizione e mi distendo.
Anche quest'anno è andata!

sabato 6 ottobre 2007

Color Tango live performance

Confiteria Ideal in Buenos Aires in August 2007

lunedì 1 ottobre 2007

COLOR TANGO
29 settembre Dallas





una polpa sonora che nutre i cuori famelici.
uno squarcio di ororosso tra i bagliori dei grattacieli.

un potente odore tanguero che satura l'aria.
il riflesso tintinnante del sogno.
il tonfo dei tasti anelati che riempie i pori.

Esto es el Tango del Color Trio

lunedì 17 settembre 2007

BITTER TASTE

Non è piacevole doverlo ammettere ma qui a Dallas la Milonga è un ambiente più disteso, amichevole e conseguentemente anche più divertente di quello che ho ri-vissuto in Toscana quest'estate.
Io ballo per passione. Non ballo per esibirmi. Ammetto che mi piace quando mi si fanno i complimenti. Quando mi si dice: "Mi fai sentire come a Buenos Aires" o "E' un piacere vederti ballare" etc. Soprattutto se sono donne a dirti cose carine. In fondo si sa che le lusinghe degli uomini durano nel cuore (almeno nel mio perché non c'è spazio) il tempo di un grazie. Mi fa piacere, tanto, ma non è quello che cerco nel tango. Quello che mi si dà, avviene durante il tango stesso e non prima e non dopo. E solo con certi tangueri lo si sente. Non per questo scelgo io con chi ballare. Anzi. Ballo con tutti. Anche con gli assoluti principianti. Lo siamo stati tutti. Mi basta un approccio gentile ed educato.
A maggior ragione, mal digerisco, l'aria da 'Gran Esibizione' che si respira in molte milongas italiane. Vorrei davvero che si pensasse al tango come qualcosa di molto più intenso di un'occasione in cui sfoggiare il proprio narcisismo. Di qualcosa più interessante dei nuovi passi imparati all'ultimo stage con il nuovo super VIP del Neo Tango. Qualcosa di più reale di una vetrina. Qualcosa di più umano di una competizione. Qualcosa di più TANGO.
Anche qui, in milonga, si mischiano tutti questi ingredienti di Anti-Tango. La differenza è che si portano con una leggerezza che non infastidisce. Non li si cela dietro nessuno snobismo. Li si manifesta nei comportamenti con ingenuità. Ed è per questo, credo, che qui mi rilasso e mi diverto. Tutti ballano con tutti e i nuovi arrivi sono subito integrati e benvenuti nella comunità. C'è rivalità tra le scuole e ci sono le mille guerre all'ultimo tango ma se tu ti poni trasversalmente perché te ne freghi de 'sta roba, ne esci indenne e non emarginato.
In Italia esistono certo mille situazioni diverse. Il mio non è un discorso che condanna le milonghe italiane. In Italia, la bravura media dei ballerini è nettamente superiore e la popolazione tanguera è numericamente imparagonabile rendendo gli eventi ovviamente più frequentati e interessanti. Le guerre tra le scuole, però, le alleanze e la rivalità hanno infestato l'aria di tensione. I circoli di casta sono praticamente inaccessibili. O sei con noi o sei, non dico contro, ma al di fuori della nostra sfera. E tutto diventa più triste. Lo scambio di esperienze e di punti di vista diversi stanno alla base della crescita di una comunità. La differenza è una ricchezza che nell'omogeneità o ripetitività delle associazioni chiuse, svanisce.
Per esperienza so che quando una passione diventa un lavoro può perdere luce e autenticità. Forse è in questo modo che non ci si diverte più in milonga.

venerdì 7 settembre 2007

venerdì 27 luglio 2007

ALTRA DICHIARAZIONE

Da quando abito qui (un anno) mi interesso delle coppie che ballano e insegnano qui. Così ho scoperto questa coppia favolosa. Hanno un'eleganza e una delicatezza uniche. E' lo stile che piace a me. Semplice, in cui le cose fondamentali sono saper camminare, l'abbraccio e la musicalità. Non vedrete movimenti forzati in intrecci insostenibili o adorni frenetici ma solo un tango ballato bene. Jennifer, abita a Austin, qui in Texas. Pensare che lo scorso anno era al festival di Tango di Austin, a ballare, e io non la conoscevo :( E' americana e si è trasferita qui da New-York mentre lui è argentino.
Il filmato viene dal festival di Capri! Sono stati in Italia a Giugno e ora chissà...

lunedì 23 luglio 2007

TANGO A SAN ANTONIO

Armata di tanta pazienza sono andata a ballare fino a San Antonio (5-6 ore di macchina). Due giorni per vedere la città e scoprire la comunità tanguera locale. L'occasione si è presentata perché degli amici erano stati invitati a tenere un workshop lì. Così approfittando della compagnia sono andata. La città è stata una bella sorpresa (e per questo vi mando nell'altro mio blog )ma la comunità tanguera è deludente. Si contano pochissime anime (sembra 40) e per giunta divise in due scuole. Comunque alla milonga ci saranno state 15 persone + una decina di noi altri da Dallas :) E' stata una serata smortina ma che ci vuoi fare. Non tutte le milonghe escono col buco. I due insegnanti locali sono gentili, sulla quarantina (i più govani della conunità) e ballano abbastanza bene. Gli unici lì. L'esibizione di George e Jairelbhi è stata la cosa per cui è valsa la pena andare, tanghisticamente parlando!
A disposizione per ogni altra curiosità, mi congedo.

venerdì 20 luglio 2007

MILONGUAE PERSONIS FACTAE SUNT

Lo scorso fine settimana sono andata a due Milongas a Dallas, una il venerdi e una il sabato. Fin qui niente di che. Anche se qui si balla molto meno che in Toscana. La media dei tangueri va a ballare anche solo una volta al mese. Gli aficionados si concedono una volta alla settimana. Però sono attivissimi per i workshop.

MILONGA 1: bella sala col parquet, gli specchi, grande da farci ballare cento persone. Una milonga, ben organizzata da persone molto carine, con buona musica, bell'impianto, luci soffuse, candele sui tavolini tutti rigorosamete intorno alla pista da mangiare e vino da bere. Il musicalisador è il miglior ballerino del Texas, almeno tecnicamente. Si pagano 15 dollari. Non è poco ma cenandoci non è nemmeno tanto. Una milonga in posto comodo, facile da raggiungere e da trovare.
VUOTA.

MILONGA 2: in un ristorante che all'ultimo momento dà il benservito e costringe gli organizzatori a spostarsi in un altro posto. Un altro ristorante. Bello. Ma un ristorante. Con dei camerieri sgarbati e snob insieme. Una saletta tutta per il tango, ci dicono. Così andiamo in molti. Bella sala. Un pò austera e buia. Per terra la moquette. Tangueri che arrivano e scappano se si accorgono in tempo della situazione. Altri rimangono intrappolati a festeggiare il compleanno dell'organizzatore. Si beve, caro vino. Poi finalmente qualcuno prova a ballare in quei venti metri quadri.

Non si balla poi così male. Tutti stretti stretti sembra di essere a Buenos Aires.

L'atmosfera si scalda e si mangia anche una fetta di torta al cioccolato (quella del festeggiato).

PIENA.

Le apparenze ingannano e quello che fa la differenza in una milonga sono le persone e l'energia che si portano dentro. E' la magia di un gruppo di persone che si contagiano a vicenda rendendo viva anche una situazione che sembrava da 'gira i tacchi e scappa'.

ANCHE SOLO UN TANGO PUO' VALERE LA SERATA.

martedì 17 luglio 2007

DA BALLARE...

LHASA - EL DESIERTO




He venido al desierto pa irme de tu amor
Que el desierto es mas tierno y la espina besa mejor
He venido a este centro de la nada pa gritar
Que tu nunca mereciste lo que tanto quise dar
Que tu nunca mereciste lo que tanto quise dar
He venido al desierto pa irme de tu amor
Que el desierto es m�s tierno y la espina besa mejor
He venido a este centro de la nada pa gritar
Que tu nunca mereciste

He venido yo corriendo olvidandome de ti
Dame un beso pajarillo no te asustes colibr�
He venido encendida al desierto pa quemar
Porque el alma prende fuego cuando deja de amar
Porque el alma prende fuego cuando deja de amar

He venido yo corriendo olvidandome de ti
Dame un beso pajarillo y no te asustes colibr�
He venido encendida al desierto pa quemar
Porque el alma prende fuego

He venido yo corriendo olvidandome de ti
Dame un beso pajarillo y no te asustes colibra
He venido encendida al desierto pa quemar
Porque el alma prende fuego cuando deja de amar
Porque el alma prende fuego cuando deja de amar

He venido al desierto pa irme de tu amor
Que el desierto es mas tierno y la espina besa mejor
He venido a este centro de la nada pa gritar
Que tu nunca mereciste lo que tanto quise dar
He venido yo corriendo olvidandome de ti
Dame un beso pajarillo y no te asustes colibra
He venido encendida al desierto pa quemar
Porque el alma prende fuego

venerdì 13 luglio 2007

TANGO ITALIANO

Poi si dice che il tango è argentino! Just kidding...

mercoledì 11 luglio 2007

IL TANGO NEL SANGUE

si perché chi balla in questo video è il padre di Julio Balmaceda, Miguel Balmaceda.
I tempi le mode e le abilità sono cambiati ma il segno del talento è lo stesso...

CELOS - GOTAN PROJECT

Celos


pudo el amor ser distinto
redes
trampa mortal en mi camino
y en un café , un café de ciudad
me contaste otra vez tu destino

Celos
celos en suelo argentino
fiebre
y mi ilusión que se deshizo
mientras te burlas de mí en tu canción
no me puedo librar del hechizo

Nubes
nubes de sal y de hastío
dudas
pago por ver lo que he perdido
la capital te atrapó, te embriagó
en el triste ritual del olvido.

Mmm
pudo el amor ser distinto
mmm
crudo final discepoliano
y en un café, un café de verdad
cayó el último acorde del piano



Avrei aggiunto il video di un live dei Gotan ma non è possibile. Metto però il LINK!

lunedì 9 luglio 2007

DICHIARAZIONE D'AMORE

Come primo post scelgo una dichiarazione d'Amore. Io adoro Julio Balmaceda e Corina de la Rosa! Il video è piuttosto recente ed è girato per una loro esibizione al Salon Cunning, una delle migliori milongas di Buenos Aires. Io ho avuto l'occasione di seguirli in un workshop a Mantova e devo dire che ancora mi ricordo le loro parole. Le figure si dimenticano ma i princìpi di base se sono spiegati bene, te li ricordi ! E io sono convinta che quelli servano per imparare a ballare il Tango.
Detto questo non credo che ci sia bisogno di spiegare perché sono una delle coppie di tango più brave al mondo...si vede!

domenica 8 luglio 2007


........così decido di parlare di tango........