venerdì 20 luglio 2007

MILONGUAE PERSONIS FACTAE SUNT

Lo scorso fine settimana sono andata a due Milongas a Dallas, una il venerdi e una il sabato. Fin qui niente di che. Anche se qui si balla molto meno che in Toscana. La media dei tangueri va a ballare anche solo una volta al mese. Gli aficionados si concedono una volta alla settimana. Però sono attivissimi per i workshop.

MILONGA 1: bella sala col parquet, gli specchi, grande da farci ballare cento persone. Una milonga, ben organizzata da persone molto carine, con buona musica, bell'impianto, luci soffuse, candele sui tavolini tutti rigorosamete intorno alla pista da mangiare e vino da bere. Il musicalisador è il miglior ballerino del Texas, almeno tecnicamente. Si pagano 15 dollari. Non è poco ma cenandoci non è nemmeno tanto. Una milonga in posto comodo, facile da raggiungere e da trovare.
VUOTA.

MILONGA 2: in un ristorante che all'ultimo momento dà il benservito e costringe gli organizzatori a spostarsi in un altro posto. Un altro ristorante. Bello. Ma un ristorante. Con dei camerieri sgarbati e snob insieme. Una saletta tutta per il tango, ci dicono. Così andiamo in molti. Bella sala. Un pò austera e buia. Per terra la moquette. Tangueri che arrivano e scappano se si accorgono in tempo della situazione. Altri rimangono intrappolati a festeggiare il compleanno dell'organizzatore. Si beve, caro vino. Poi finalmente qualcuno prova a ballare in quei venti metri quadri.

Non si balla poi così male. Tutti stretti stretti sembra di essere a Buenos Aires.

L'atmosfera si scalda e si mangia anche una fetta di torta al cioccolato (quella del festeggiato).

PIENA.

Le apparenze ingannano e quello che fa la differenza in una milonga sono le persone e l'energia che si portano dentro. E' la magia di un gruppo di persone che si contagiano a vicenda rendendo viva anche una situazione che sembrava da 'gira i tacchi e scappa'.

ANCHE SOLO UN TANGO PUO' VALERE LA SERATA.

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